Vent’anni è un traguardo significativo ed è segno di raggiunta maturità. Lo è pure per un’azienda di trasporto pubblico, prima interamente della Città di Lugano (l’allora ACT) e che dal 2000 si è trasformata in società anonima seppure ancora di proprietà pubblica, di Comuni (in particolare Lugano) e del Cantone.
La TPL (Trasporti Pubblici Luganesi) in questi vent’anni è cresciuta notevolmente diventando l’azienda di trasporto pubblico più importante del Canton Ticino. I numeri raggiunti sono abbastanza impressionanti e, per quanto riguarda il 2019, parlano di 13 milioni di passeggeri trasportati, 2,7 milioni di km percorsi all’anno, 15 linee servite, 73 veicoli e una crescita dell’organico che ora conta bene 218 collaboratori. Servizi che negli anni si sono sviluppati sia a Lugano che nei comuni limitrofi e che, i numeri lo confermano, hanno riscosso un forte apprezzamento nella popolazione.
In questa storia anche il sindacato OCST ha avuto un ruolo importante. Innanzitutto ha partecipato attivamente alla discussione sul passaggio da ACT alla nuova società, sostenendo i collaboratori nelle loro preoccupazioni che un cambiamento di questa natura può suscitare. Difatti dover lasciare un posto d’impiego pubblico per iniziare un percorso professionale in una società anonima, per quanto in mani pubbliche, può essere legittimamente fonte di preoccupazione. Proprio per questo è stato fondamentale avviare sin da subito, con la costituzione della TPL SA, le trattative per l’allestimento di un Contratto collettivo di lavoro visto che i dipendenti non sarebbero più stati assoggettati al ROD della Città di Lugano. Su questo aspetto abbiamo trovato disponibilità dalla Direzione della neonata TPL e questo ha permesso di allestire in tempi celeri il primo CCL che ha garantito condizioni analoghe rispetto a quelle previste da Lugano migliorandole pure su diversi aspetti.
Il CCL della TPL in questi vent’anni è stato regolarmente aggiornato e le successive revisioni hanno apportato ulteriori miglioramenti a favore dei collaboratori. Questo è stato possibile certamente grazie alla determinazione del nostro sindacato ma anche all’ottima collaborazione con i colleghi del SEV, Gabriele Chiesi, Pietro Gianolli e Françoise Gehring, e con i direttori che si sono succeduti e che abbiamo il piacere di ricordare: Giorgio Marcionni, il primo direttore della TPL, a cui sono succeduti Franco Greco e Roberto Ferroni, attuale direttore.
20 anni è certo un traguardo ma pure uno stimolo per continuare questa positiva esperienza e per affrontare le sfide con le quali TPL sarà confrontata già a partire dalla fine anno con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri che segna l’ampliamento dei servizi di trasporto pubblico nel nostro Cantone.
Questo comporterà l’aumento del numero di dipendenti anche per la TPL (previste di fatto una trentina di nuove assunzioni) che il nostro sindacato saluta con particolare soddisfazione.
Cogliamo l’occasione di questo anniversario per esprimere un ringraziamento a tutti i collaboratori che si sono impegnati e si impegnano giornalmente per fornire un fondamentale servizio a favore di tutta la collettività.
 
 
Lorenzo Jelmini e Mattia Gabriele