Intervento sul OCST donna-lavoro di Davina Fitas
La conferenza stampa odierna mi permette di sottolineare l’importanza di OCST Donna-Lavoro, l’ambito del nostro sindacato che da sempre si impegna a difendere i diritti delle lavoratrici e a promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro. Essendo un sindacato interprofessionale, abbiamo la fortuna di avere una visione completa delle diverse realtà professionali e delle loro peculiarità. Questo ci consente di identificare non solo le problematiche generali, ma anche quelle specifiche che riguardano i vari settori economici, individuando dove le difficoltà sono più evidenti e richiedono interventi mirati.
In occasione del 14 giugno 2024, OCST Donna-Lavoro ha lanciato un questionario che ha ricevuto un’ottima risposta, sia in termini di partecipazione che di contenuti. I dati raccolti rappresentano un quadro chiaro e approfondito della situazione lavorativa di molte donne nei principali settori, come servizi, vendita, pubblico, sanità e industria.
Cosa ci dicono i risultati del questionario?
Dalle risposte emergono priorità precise che ci guidano nel nostro impegno futuro:
- Maggiore flessibilità lavorativa: Le lavoratrici chiedono di poter conciliare in modo più agevole le responsabilità professionali e personali.
- Accesso alla formazione continua: La possibilità di aggiornarsi è fondamentale per garantire competitività e crescita professionale, soprattutto in un mercato che cambia rapidamente.
- Ripartizione equa dei compiti familiari e lavorativi: È urgente superare il peso sproporzionato dei compiti di cura e di educazione sulle donne, promuovendo una cultura della condivisione.
Il congedo familiare: una proposta concreta
Tra le iniziative che stiamo portando avanti, c’è la proposta di un congedo familiare più strutturato e accessibile, essenziale per aiutare le lavoratrici e i lavoratori a conciliare vita professionale e familiare nei momenti più delicati, come la cura dei figli nei primi mesi di vita. Un congedo ben definito non solo supporta le famiglie, ma rappresenta anche un passo importante verso una maggiore equità nel mondo del lavoro.
Per questo, l'OCST, insieme a Travail.Suisse, ha lanciato un’iniziativa per introdurre un congedo familiare di 18 settimane per ogni genitore, con la possibilità di usufruirne contemporaneamente per 4 settimane. Questo modello mira a favorire l’occupazione, contrastare la carenza di manodopera e rafforzare i legami intergenerazionali. Il progetto, sostenuto da un’ampia coalizione politica e sociale, porterà benefici economici e sociali, con un impatto positivo anche sull’occupazione femminile. La raccolta firme inizierà nella primavera del 2025.
Le nostre azioni per il futuro
Per agire con incisività, abbiamo intrapreso un importante lavoro di mappatura dei contratti collettivi di lavoro, analizzandoli per individuare le lacune in termini di conciliabilità tra vita privata e professionale. Questo ci permette di intervenire con proposte mirate, affinché i contratti siano uno strumento concreto di tutela e promozione delle pari opportunità.
Un mercato del lavoro giusto e inclusivo
La nostra visione è chiara: vogliamo un mercato del lavoro senza discriminazioni di genere, senza disparità salariali e in cui comunicare al proprio datore di lavoro una gravidanza non sia un problema, ma un evento positivo da condividere. Oggi, purtroppo, riceviamo ancora troppe richieste di supporto da parte di donne lavoratrici che vivono questa comunicazione con ansia e preoccupazione.
Un appello ai datori e alle datrici di lavoro
Chiediamo ai datori di lavoro, aziende, enti e istituzioni, di adottare politiche orientate alle pari opportunità e alla valorizzazione del talento femminile, promuovendo un ambiente di lavoro rispettoso, inclusivo e attento ai bisogni delle persone. Solo con una vera cultura della parità possiamo superare le disparità e costruire un sistema equo e sostenibile.
Un appello anche per i papà
Per una maggiore parità nel mondo del lavoro è necessario che la conciliabilità lavoro-famiglia non sia una responsabilità solamente delle donne. Anche i papà chiedono di avere un ruolo più importante nella sfera familiare e devono poter lavorare a tempo parziale senza subire pregiudizi o discriminazioni da parte di colleghi, colleghe o datori di lavoro. Tra gli obiettivi di OCST Donna-Lavoro vi è anche quello di facilitare l’accesso al tempo parziale per gli uomini.
Conclusione
Come OCST Donna-Lavoro, continueremo a lavorare con determinazione per combattere ogni forma di discriminazione, sostenendo le lavoratrici e promuovendo soluzioni concrete come il congedo familiare, la flessibilità e il diritto alla formazione. Insieme, possiamo costruire un futuro in cui il lavoro sia sinonimo di rispetto, parità e dignità per tutte e tutti.
In questo anno speciale, in cui ricorrono i 30 anni dall’adozione della legge federale sulla parità dei sessi, le azioni di OCST Donna-lavoro saranno ancora più intense per sottolineare che la parità nel mondo del lavoro è un diritto per tutte le lavoratrici e i lavoratori.