Quattro serate in quattro città (Lugano, Mendrisio, Biasca e Locarno) dedicate a coloro che lavorano nelle case per anziani. 20, 21, 28 e 29 settembre.

Questo l’evento che le sindacaliste e sindacalisti che si occupano del settore sociosanitario hanno organizzato per incontrare, in un momento conviviale, le lavoratrici e i lavoratori che non hanno mai smesso di sostenere e avere fiducia nel sindacato. L’occasione è nata dalla petizione, lanciata a maggio e rivolta ad ACT, ACAS e Adicasi, per chiedere migliori condizioni di lavoro per il personale delle case anziani, in particolare il riconoscimento dei giusti aumenti salariali. Numerose le firme raccolte, grazie soprattutto al supporto delle collaboratrici e dei collaboratori, a cui si è voluto dire «grazie», durante le quattro serate. Ma migliorare le condizioni di lavoro non implica solamente un innalzamento degli stipendi, non si può scindere l’aspetto economico dalla qualità del lavoro. E il lavoro, per chi lavora in casa anziani, è di qualità se risponde in toto ai bisogni dell’anziano. Per questo alcuni sindacalisti hanno lavorato nell’ultimo anno e mezzo, a fianco a un gruppo di curanti, per approfondire alcune problematiche diffuse nelle case per anziani (così come in altre strutture del settore sociosanitario). Prima fra tutte l’insufficienza di personale curante. L’analisi ha portato alla realizzazione di un questionario, che è stato presentato durante le quattro serate raccontato dagli stessi curanti che si sono messi in gioco, affiancando noi sindacalisti nel lavoro. Il questionario verrà diffuso nei prossimi mesi in tutte le case per anziani e servirà a mettere in rilievo alcune criticità dello strumento RAI-NH nella valutazione dei bisogni del residente e, di conseguenza, nella computazione del personale necessario. Le serate sono state anche un’occasione di incontro tra persone che lavorano in diverse case per anziani e che hanno raccontato le loro esperienze condividendo, ad esempio, il lavoro svolto all’interno della commissione interna del personale. Organo, questo, fondamentale per facilitare il dialogo tra il personale sostenuto dai sindacati e la direzione. Fondamentale ma non presente in tutte le strutture, come è stato sottolineato da più persone durante le serate. Su questo occorre lavorare affinché ciascuna casa per anziani possa disporre di questo prezioso strumento, come richiesto da circa cento persone che hanno partecipato agli aperitivi e con le quali il lavoro continua, sui luoghi di lavoro o in altre occasioni conviviali come questa.

Francesca Saltamacchia e Davina Fitas