Il 27 settembre 2020 il popolo svizzero ha votato a stragrande maggioranza a favore di un congedo di paternità di due settimane sancito dalla legge.

Tutti gli uomini che diventano padri a partire dal 1° gennaio 2021 hanno diritto ad almeno 10 giorni di congedo di paternità. Dopo oltre 10 anni di lotta condotta da Travail.Suisse e OCST, come associazione aderente, da domani il congedo di paternità in Svizzera diventerà una realtà. Si tratta di una pietra miliare per la politica familiare svizzera e di uno dei pochi progressi sociali compiuti negli ultimi anni.

 "Abbiamo già espresso la nostra soddisfazione e gratitudine per coloro che hanno sostenuto in votazione questo importante progetto.Alla vigilia della sua entrata in vigore, lasciateci nuovamente sottolineare l’importanza di questo passo che valorizza il ruolo dei padri nella famiglia, fin dai primi giorni di vita dei figli”, dice Renato Ricciardi, segretario cantonale dell’OCST.  

Ma il lavoro non si ferma qui. Nei tre mesi tra il voto e la nuova legge, sono molte le domande che sono state poste dai futuri padri. "In questi mesi sono molti i lavoratori che ci hanno contattato per chiedere informazioni. Da parte nostra monitoreremo la situazione per evitare che questo momento di gioia si trasformi in uno strumento di pressione da parte di alcuni datori di lavoro allo scopo di disincentivare l’utilizzo di questo congedo", ha detto Giorgio Fonio, Vicesegretario Regionale OCST.

Quel che è certo: ogni padre di un figlio nato dopo il 31 dicembre 2020 ha diritto a 10 giorni lavorativi di congedo di paternità, che corrispondono a 14 assegni giornalieri. Questi dieci giorni lavorativi possono essere presi entro i primi sei mesi di vita del bambino. La compensazione per questi giorni di riposo è fissata all'80% del reddito attraverso il regime di indennità per perdita di guadagno, fino a un massimo di CHF 196 al giorno. Il datore di lavoro deve richiedere un indennizzo alla cassa di compensazione competente.    

Travail.Suisse e OCST chiedono ai datori di lavoro di aggiungere il nuovo diritto legale di 10 giorni lavorativi al congedo di paternità precedentemente concesso volontariamente, fino a quando non siano state adattate le condizioni di lavoro generali previste dai contratti già in vigore.