Nella giornata di lunedì vi abbiamo comunicato la decisione presa dall’Amministrazione federale delle dogane di chiudere i valichi di Dirinella (Zenna) e Brusata (Bizzarone) e di limitare l’apertura del valico di Gandria (chiusura dalle ore 20 alle ore 5).
Si tratta a nostro avviso di una decisione molto discutibile che crea eccessivi disagi ai lavoratori che ancora oggi sono chiamati in azienda a prestare servizio in quei settori ritenuti vitali dal Consiglio di Stato ticinese.
Il nostro sindacato ha quindi inviato martedì una lettera allo Stato Maggiore Cantonale di Condotta chiedendo di mobilitarsi affinché vengano riviste queste decisioni.
In particolare è stato richiesto di estendere la possibilità di transitare dalla dogana di Gandria anche dopo le ore 20 perlomeno fino alla mezzanotte. Da questo valico transitano infatti molti frontalieri attivi presso ospedali, cliniche, case anziani e altri servizi socio sanitari del nostro Cantone sottoposti a turni serali che terminano anche dopo le 20.00. Vista la conformità geografica della zona, per loro non poter transitare da Gandria significa allungare in modo eccessivo il tragitto di rientro a casa dopo una giornata lavorativa che li ha visti già particolarmente sollecitati vista l’emergenza sanitaria che si è generata per via della diffusione del Covid-19.
Ci siamo poi mossi anche sul lato italiano, di concerto con il sindacato CISL e i sindaci dei Comuni di frontiera interessati dal provvedimento, inviando un messaggio urgente al Ministero degli Esteri affinché possa prendere contatto con Berna e rimettere in discussione la decisione presa.
 
Novità del 25 marzo Dogana di Gandria: accolta la richiesta di OCST!