Il sindacato OCST-Docenti ha scritto al direttore del DECS, Manuele Bertoli, per chiedere che vengano aggiunti due elementi al Piano di protezione COVID-19 per gli istituti scolastici.

In primo luogo osserva che è necessario specificare l’uso che verrà fatto da parte dei direttori, delle segreterie, e dei funzionari dirigenti e amministrativi dei dati contenuti nei formulari di autocertificazione facoltativi compilati da docenti e allievi nelle scuole. Si tratta di un’indicazione necessaria ai fini di una piena e certa tutela dei dati di docenti ed allievi e già fornita in altri Cantoni.

Il sindacato chiede cioè che vengano definite le condizioni e le modalità d’uso dei dati contenuti nei formulari di autocertificazione e che queste vengano rapidamente comunicate ai diretti interessati.

Tenuto conto sia del rischio di diffusione del COVID-19 nelle scuole al rientro dalle vacanze, come testimoniato dal caso dell’istituto di Malans nei Grigioni, sia delle reiterate raccomandazioni formulate ancora recentemente dal Dipartimento Federale dell’Interno nella persona di Alain Berset affinché si effettuino ripetuti test di massa nelle scuole, l’OCST-Docenti chiede di monitorare più da vicino la situazione anche in Ticino effettuando almeno un test di massa entro la fine del mese di settembre, per valutare gli effetti reali delle misure adottate durante le prime due settimane di scuola e per decidere con maggiore cognizione di causa con quali provvedimenti proseguire l’anno scolastico.

Infine l’OCST-Docenti chiede di considerare l’opportunità di effettuare test di massa periodici nelle scuole, se non settimanalmente, come accade in altri Cantoni, almeno ogni tre o quattro settimane per verificare se l’andamento del contagio negli istituti sia in linea con quello generale cantonale o se vi siano tendenze specifiche più o meno gravi su cui intervenire puntualmente modificando il piano di protezione.