Questa mattina, i sindacati OCST, VPOD e SIT hanno consegnato all’Associazione dei Comuni in ambito sociosanitario (ACAS), all’Associazione dei direttori delle Case per Anziani della Svizzera Italiana (ADiCASI) e all’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio (UACD) una petizione firmata da circa 1’300 dipendenti attivi nelle case per anziani del nostro cantone.

Con questa iniziativa sindacale, le collaboratrici e i collaboratori intendono far sentire la loro voce in merito alla urgente necessità di poter disporre di migliori condizioni di lavoro nel loro settore professionale. Le richieste in tal senso sono chiare ed esplicite. Il personale chiede in particolare di: 

  • intervenire concretamente riconoscendo i giusti aumenti di salario;
  • intervenire tempestivamente negoziando con i partner sociali delle misure volte a migliorare le condizioni di lavoro e quindi a rilanciare l’attrattività dei settori professionali sociosanitari;
  • aggiornare gli strumenti di calcolo per determinare il personale necessario nei reparti;
  • adeguare il livello di formazione alla crescente complessità dei casi.

La situazione all’interno delle strutture è evoluta nel tempo a causa in particolare dell’invecchiamento della popolazione e della presenza di pazienti che mostrano casistiche sempre più complesse. Al fine di garantire il rispetto della dignità dei residenti è quindi imprescindibile che gli enti finanziatori intervengano con una serie di misure che permettano al personale di operare con condizioni di lavoro adeguate. Occorre che le strutture dispongano di un contingente di personale sufficiente e che il personale possa operare sulla base di condizioni di lavoro sostenibili, con una buona retribuzione e potendo beneficiare di una formazione continua. Queste sono richieste che devono essere accolte con urgenza da parte degli enti finanziatori.

In tal senso, con la consegna di questa petizione OCST, VPOD e SIT aggiungono un ulteriore tassello alla loro attività di promozione di migliori condizioni di lavoro nel settore sociosanitario ticinese.

Attualmente OCST è impegnato con la distribuzione al personale delle case anziani di un sondaggio per verificare se lo strumento di calcolo per la determinazione del personale, RAI-NH, sia in grado di rispondere alle necessità che il personale deve affrontare quotidianamente nel proprio lavoro.

Dal canto suo, VPOD ha portato a termine con successo la raccolta delle firme per l’iniziativa popolare “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”, che chiede l’introduzione di una legge quadro cantonale che consenta un concreto miglioramento delle condizioni di lavoro per tutto il personale attivo nel settore sociosanitario.

I sindacati OCST, VPOD e SIT e le lavoratrici ed i lavoratori che rappresentano auspicano ora una risposta rapida e concreta da parte degli enti finanziatori, affinché nel nostro cantone si possa disporre di condizioni di lavoro giuste che permettano di rilanciare le professioni del settore sociosanitario.

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