Quest'anno, l'8 marzo è la 100a celebrazione ufficiale dei diritti delle donne. Nulla di cui essere orgogliosi tuttavia, poiché ci sono ancora molte battaglie da combattere.

In Svizzera la discriminazione salariale è in aumento e non esiste ancora il congedo parentale. Travail.Suisse si impegna senza sosta a portare avanti queste due temi, in particolare con la piattaforma per la parità di salariale www.respect8-3.ch.

È il 1910 quando l'idea di una “Giornata internazionale della donna” germoglia nella mente della tedesca Clara Zetkin, fondatrice e capo redattrice del quotidiano “Die Gleichheit”. La propone alla 2a conferenza internazionale delle donne socialiste a Copenaghen al fine di mobilitarsi a favore del diritto di voto delle donne. Nel 1921, Lenin decreta l'8 marzo Giornata internazionale della donna, un'idea che, si dice, gli sia stata instillata da una “compagna bulgara”. L'evento rimane confinato ai paesi del blocco socialista fino al 1977. È in quell'anno che le Nazioni Unite ufficializzano la giornata. Sono quindi 100 anni che dobbiamo ricordare le lotte per i diritti delle donne tuttora da intraprendere. Perché i progetti sono ancora numerosi e impegnano tutto l'anno.

Contro la discriminazione salariale, Travail.Suisse e i suoi membri offrono da luglio 2020 la piattaforma www.respect8-3.ch. Accessibile alle aziende con 100 dipendenti o più che hanno l'obbligo legale di monitorare la parità di retribuzione, la piattaforma è aperta anche alle aziende a partire da 50 dipendenti pur non avendo questo obbligo legale. Dopo sette mesi, 62 aziende si sono annunciate.

In termini di politica familiare, il congedo di paternità retribuito di 10 giorni in vigore dal 1° gennaio di quest'anno è una grande vittoria. È stato coronato l'impegno persistente di Travail.Suisse e di molte organizzazioni durato oltre quindici anni. Gli sforzi dell'organizzazione mantello indipendente delle lavoratrici e dei lavoratori sono ora concentrati sul tempo parentale L'obiettivo è l'adozione di un congedo parentale autentico e paritario.

L'8 marzo è una giornata buia. Per Valérie Borioli Sandoz, responsabile della politica di parità presso Travail.Suisse: “Ogni lavoratrice e ogni lavoratore può, a titolo individuale, approfittare della commemorazione dell'8 marzo per invitare i suoi superiori ad analizzare la parità salariale e a registrarsi sulla piattaforma www.respect8-3.ch. Sarà più efficace che mettere fiori in un vaso!”