Oggi alle 13.00 i sindacati OCST e Unia hanno distribuito un volantino alle lavoratrici e ai lavoratori di CEBI SA che subiscono pressioni per firmare un contratto collettivo che aggiri l'introduzione del salario minimo legale.

"Con la minaccia di licenziamenti, delocalizzazioni e con la complicità di uno pseudo-sindacato farlocco e un’associazione padronale fantasma, vi stanno imponendo di accettare un CCL che ha come unico scopo quello di eludere la volontà popolare e continuare ad impoverire le lavoratrici e i lavoratori, indipendentemente dalla loro provenienza.

Come certamente saprete, con l’entrata in vigore della nuova Legge sul salario minimo approvata il 14 giugno 2015, a partire da dicembre di quest’anno verrà introdotto un salario minimo di 19.00 CHF/ora. Un livello salariale che aumenterà gradualmente fino a raggiungere l’obiettivo di non avere in Ticino salari al di sotto dei 19.75 CHF/h entro il 2024.

Uno strumento che è stato votato dal popolo per cercare di frenare le derive del mercato del lavoro e per porre un correttivo allo sfruttamento sempre più brutale della forza lavoro.

La legge tuttavia prevede che se esiste un contratto collettivo (firmato con un sindacato) è possibile pagare salari inferiori al minimo legale, cioè inaccettabili e vergognosi.

Fatta la legge, trovato l’inganno! La soluzione elaborata dalle aziende che non vogliono versare un salario minimo? Basta trovare un “sindacato” compiacente e interessato unicamente a ingrassare le sue finanze!

Hanno già sfruttato questa possibilità le ditte Plastifil SA, Ligoeletric SA

e oggi è il vostro turno!

Evidentemente né OCST né UNIA si sono prestati a questo teatrino, pertanto queste “aziende virtuose” hanno trovato il loro complice nella fantomatica associazione TiSin - Organizzazione per il lavoro in Ticino, nata l’altro ieri.

TiSin non è un sindacato ma un’organizzazione che di fatto serve ai padroni, come lo dimostra la scelta di firmare questi contratti collettivi aziendali che vanno a esclusivo vantaggio delle imprese.

Ma c’è di peggio: TiSin è una creatura della Lega dei Ticinesi, un partito che si è costruito politicamente istigando la popolazione ticinese contro le frontaliere e i frontalieri (“taglian”, “magnaramina”, ecc.), additandoli come la causa di tutti i mali. Oggi mostrano con chiarezza la loro faccia, schierandosi al fianco dei peggiori padroni che circolano in Ticino, promuovendo il dumping salariale e sociale.

Lo diciamo da sempre! Il problema non sono le lavoratrici e i lavoratori frontalieri ma quelle imprese e i loro proprietari che impongono condizioni di lavoro e salariali indegni e i rappresentanti politici di partiti come la Lega dei Ticinesi che sostengono attivamente queste politiche.

 

Per quanto sappiamo sia difficile,

oggi vi invitiamo ad opporvi a questo tentativo di schiacciare i vostri diritti

votando NO all’introduzione di questo “CCL”,

OCST e UNIA lotteranno e si opporranno con tutti i mezzi a questa operazione disgustosa!"